Tre Parchi per l’Europa

La proposta di gemellaggio tra il Parco della Foresta Nera e quello dell’Adamello, venuta dagli Amici della Natura della nostra sezione sorella di Dietlingen, assieme a quella di un gemellaggio tra i Comuni di Saviore dell’Adamello e di Keltern (del quale Dietlingen è una frazione), è un’occasione e una sfida che non ci lasceremo sfuggire e che accogliamo con grande entusiasmo. Gli amici tedeschi, comproprietari della casa di Saviore, hanno partecipato nell’aprile del 1995 all’incontro di Strasburgo con il Presidente del Parlamento Europeo Klaus Hentsch e sono stati parte attiva della campagna: “Un Parco per l’Europa”, quando tutte le associazioni ambientaliste e del tempo libero di Valcamonica chiedevano la costituzione di un Parco europeo nelle Alpi centrali di oltre 400.000 ettari. Nel tempo trascorso da allora la nostra proposta è entrata a far parte degli obbiettivi strategici della Regione Lombardia e nelle linee guida del Parco dell’Adamello. I mutamenti politici nelle scelte dell’Unione Europea hanno impedito che quell’idea potesse concretizzarsi, ma, nonostante questo, il nostro impegno è continuato e trova, oggi, una linfa nuova. Quel giorno dell’aprile di quasi vent’anni fa il patrocinatore della nostra iniziativa, il compianto Alexander Langer, terminato l’incontro con il Presidente Hentsch, ci invitò a partecipare alla riunione della Commissione “Diritti dei popoli” all’interno della quale Ola Cassadore Davis portava il dolore degli Apache San Carlos per la profanazione del Monte Graham-DZIL NCH’AA SI AN (Grande Montagna Seduta in lingua apache). Le visite che per alcuni anni Nativi nordamericani, Apache e Lakota, hanno fatto a Saviore e l’amicizia con il Geshe Lha Tenkiong, hanno contribuito a delineare una prospettiva di ricerca culminata nel “Dialogo spirituale-un popolo aiuta un altro popolo”, divenuta, per noi, come per archeologi e antropologi operanti all’interno del primo sito UNESCO per l’Italia (l’”arte” rupestre camuna), un elemento decisivo di studio e di azione go to this website. Dialogo spirituale, l’hanno voluto chiamare, per sottolineare la vastità dell’orizzonte verso il quale vogliamo guardare. Difesa della natura, dei suoi equilibri, dei suoi diritti e delle sue ragioni e, allo stesso tempo ruolo e posizione dell’uomo in rapporto alla sua storia ed alla sua cultura in permanente divenire. La crisi dello sviluppo industriale e del modello economico prevalente nel mondo è innanzitutto frutto della rottura di un rapporto armonico con la natura, per questo ci rivolgiamo alle culture indigene nella convinzione che le loro lingue, i loro stili di vita in armonia con l’ambiente, la loro dimensione culturale e spirituale, siano essenziali per il futuro dell’umanità. Con questa consapevolezza vogliamo inserire la “Riserva regionale di Ceto, Cimbergo, Paspardo” nel progetto di gemellaggio tra i Parchi d’Europa. Centinaia di migliaia di incisioni rupestri realizzate lungo un arco temporale di diecimila anni, sono la testimonianza del fatto che l’umanità, nell’affacciarsi, al mondo ha condiviso le stesse ansie, gli stessi misteri, la stessa felicità, lo stesso mondo simbolico. In visita alla roccia numero uno della Riserva di Cimbergo Cecil Cross, WICHASHA WAKAN dei Lakota, proveniente dalla Riserva di Pine Ridge in Sud Dakota (USA) ci diceva: “Questi simboli li hanno tracciati i nostri antenati”. Chiediamo a tutti, a partire dal Gruppo Italiano Amici della Natura, di condividere questo percorso e siamo consapevoli che potremo realizzarlo solo se ce lo meriteremo. Attraverso lo studio, innanzitutto, e attraverso la capacità di coinvolgere scuole, università, associazioni e tutte le realtà disposte a contribuire ad un progetto che rappresenta, già così, nel momento della sua prima definizione, un elemento vitale e creativo. Italo

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