Percorsi nella natura e nella cultura alpina
Percorsi nella natura e nella cultura alpina –
L’Associazione Amici della Natura di Saviore dell’Adamello, propone l’utilizzo delle proprie strutture in autogestione a gruppi organizzati che desiderano trascorrere qualche giorno di vacanza nel parco dell’Adamello cercando un rapporto profondo con le forze vive della montagna.
Cucine e camere in comune sono la caratteristica dei nostri rifugi dove la condivisione degli spazi e l’autogestione della casa sono il primo insegnamento verso la comprensione del rispetto della natura, per un incontro libero tra culture diverse. Dopo tanti anni di attività (dal1987) dei nostri rifugi consideriamo l’esperienza della convivenza e dell’autogestione estremamente educativa e formativa soprattutto per i giovani e per i bambini. Il programma dei soggiorni va adattato alle stagioni e concordato con i singoli gruppi, può prevedere escursioni oltre i duemila metri con poche ore di cammino, escursioni a bassa quota alla ricerca dei luoghi sacri (riparo sotto roccia di Brata, “Plot Campana”, miniera etc…), escursioni guidate nel Parco delle incisioni rupestri, soggiorni stabili nel rifugio per studio e ricerca, immersione nella natura vivente.
Attraverso l’organizzazione di una rete di villaggio che coinvolge l’intera Valsaviore è possibile rispondere alle esigenze di ogni singolo gruppo sia per la preparazione di pranzi e cene, sia per l’acquisto e degustazione di prodotti tipici locali.
Un responsabile dell’Associazione si impegnerà a svolgere il programma precedentemente concordato. Il ricorso alle guide alpine, alle guide del Parco delle incisioni rupestri, agli istruttori di parapendio etc., così come eventuali servizi di cucina e pulizie, verranno definiti e quantificati a parte.
Proposta di un giorno:
arrivo in autobus verso le ore 9.30 a Saviore dell’Adamello dove, attraversando il suggestivo centro storico del villaggio si arriva alla Casa con possibilità di soggiornare per tutta la giornata utilizzando la cucina organizzata sia per pranzi al sacco che per la preparazione di pasti caldi. Visita guidata sul percorso etrusco-celtico alla scoperta dei valori ambientali e culturali della valle. Pranzo in casa .
Il pomeriggio può essere organizzato sia in casa con attività culturali (diapositive dedicate alle incisioni rupestri della Valcamonica, incontri con esperti raccoglitori di erbe,incontri con guardiacaccia , guide alpine ed escursioniste etc. alla scoperta della vita della montagna etc.) sia nei boschi e nei prati circostanti per conoscere la natura alpina. Partenza nel tardo pomeriggio.(10 euro)
Proposta di due giorni:
Arrivo in autobus in mattinata presso una delle riserve archeologiche della media Valcamonica- visita guidata .Pranzo al sacco . Arrivo nel pomeriggio a Saviore dell’Adamello. Soggiorno nella Casa e visita guidata nel villaggio . Cena e pernottamento.
Il secondo giorno è possibile organizzare sul percorso etrusco-celtico una camminata di poche ore o per l’intera giornata con pranzo al sacco, oppure utilizzare la Casa per attività culturali come espresso nel punto sopra. Partenza nel tardo pomeriggio.(25 euro)
Proposta di tre o più giorni:
Si può estendere il soggiorno per più giorni inserendo nelle attività anche la possibilità di camminate in quota, corsi di alpinismo, corsi di sci, bagni nelle calde acque delle terme di Bormio, sci alpinismo etc. Un gestore della casa sarà sempre presente e a disposizione sia per l’organizzazione della casa che per lo svolgimento del programma concordato
Visite guidate alle grandi Riserve archeologiche della Val Camonica, a partire da Luine di Darfo (la Collina Sacra), dove troviamo rocce incise con figure di animali appartenenti all’Era graciale (alci, cervidi e capridi). Sono le incisioni più antiche, appartengono al periodo di transizione detto Epi-Paleolitico e, nello stile, ricordano le pitture rupestri dell’area Franco-Cantabrica. L’ipotesi che i primi cacciatori-raccoglitori entrati in Val Camonica alla fine dell’ultima glaciazione possano essere stati “franco-cantabrici”, apre scenari di enorme interesse antropologico e domande affascinanti. Riserva regionale delle incisioni rupestri di Ceto Cimbergo e Paspardo. Foppe di Nadro, Capitello dei due Pini. Parco Nazionale di Naquane a Capo di Ponte
“Il Santuario rupestre della Valle di Brata”. Accanto al torrente Salarno, al centro della Valle di Brata, in località “Pòs”, è stato scoperto nella primavera del 1988, un santuario preistorico caratterizzato da un’incisione rupestre della Media Età del Ferro (V, III secolo A.C.), collocata a due metri di altezza, al centro del riparo sotto-roccia che, con una serie di seggiolini in granito, utilizzati in epoca storica da streghe e stregoni, compone la parte “iniziatica” del santuario stesso.
L’entrata prevede l’attraversamento di un piccolo ruscello e l’ambiente è molto suggestivo: richiama simbolicamente la caverna come cuore della montagna ed, a detta degli archeologi che l’hanno visitato, ha nel paleo-suolo (che si trova a circa un metro sotto il suolo attuale), un importante potenziale di ricerca.
Piccole coppelle e segni artificiali, sono state rinvenute su rocce attigue. Nella parte superiore del Riparo, in piena luce e di fronte alla Concarena (la Montagna Sacra femminile del Santuario Camuno del Cervo), si trova un altare in tonalite caratterizzato da un vistoso taglio centrale che orienta perfettamente sul Pizzo Badile Camuno (la Montagna Sacra Maschile dello stesso Santuario Camuno del Cervo).
Il luogo, integro ed assolutamente intatto, è stato visitato da cinque delegazioni di Nativi nord-americani che ne hanno riconosciuto il valore e, dal loro punto di vista, la sacralità.
È raggiungibile in 40 minuti, attraverso un sentiero comodo, pianeggiante e percorso da numerosi ruscelli e torrenti.
Il percorso si snoda tra prati, campi coltivati ed antichi fienili, alcuni dei quali, come il Baìt de l’Ors, ad esempio, sono ricordati dalla popolazione, quali sedi di storie e leggende. Come accompagnatori dei numerosi gruppi che in questi anni hanno frequentato questo sentiero, abbiamo portato alcuni corni sonori e conchiglie, con i quali abbiamo svelato gli echi nascosti della valle di Brata. Sempre sul sentiero, nella stagione primaverile (mesi di aprile e maggio) è possibile incontrare il tempo balsamico di alcune erbe e piante, utilizzate anche a scopo alimentare. Ciò permetterà di conoscere gli usi tradizionali di alcune di esse ed, in alcuni casi, anche una raccolta limitata. Ritorno alla Casa-Rifugio verso le ore 13.
Capanna del sudore: possibilità di partecipare ad una autentica sauna tradizionale Apache. Esperienza veramente fuori dall’ordinario, da fare con il massimo rispetto e tenendo conto dell’importanza che questa pratica religiosa ha per i Nativi del Nord America. Nel 1999, a Saviore, Raleigh Thompson (Presidente per 17 anni del Consiglio Tribale dei San Carlos) ci ha autorizzati ad utilizzarla dicendoci: “Tutto quello che abbiamo regalato ai nostri amici Bianchi, loro ce l’hanno rubato”.
“Piegandomi per entrare in questa capanna io mi ricordo di essere niente a tuo paragone che sei tutto. Tu ci hai messi qui, Tu ci hai creati per ultimi, Tu che vieni prima di tutto e sei sempre stato, aiutami a diventare puro prima che io dia la mia voce. Aiutaci in tutto quello che stiamo facendo”. Preghiera tradizionale della “Capanna del Sudore”.
Escursioni in quota partendo dalla Casa-Rifugio Alexander Langer:
Val Salarno, salita ai laghi Salarno e Dosazzo, m. 2100 s.l.m. (3h), prosecuzione per Rifugio CAI Prudenzini e testata della valle, m. 2300s.l.m. (1h). Possibilità di prosecuzione verso il Bivacco Gianantoni, inizio del ghiacciaio, m. 3160 s.l.m. (4h). La vetta dell’Adamello, m. 3539 s.l.m. è raggiungibile, attraversando il Pian di Neve, in 2h. L’ambiente fortemente conservativo, soprattutto del versante orografico sinistro, è di notevole interesse floristico e botanico. Presenza di relitti glaciali artici alpini come, ad esempio, un popolamento della rarissima Trientalis Europea Primulacea.
Val Salarno, variante Lago di Bòs, m. 2100 s.l.m. (3h).
Val Salarno, variante Lago di Gana, m. 2300 s.l.m. (4h).
Val d’Adamè, salita da Malga Lincino al Rifugio Lissone, m. 2050 s.l.m. (1h), prosecuzione, sul tracciato dell’Alta Via dell’Adamello (sentiero n° 1), con possibilità di raggiungere la testata della valle m.2300 s.l.m. (ore 2). Camminata in una tipica valle glaciale, a gradoni, percorsa per tutta la sua lunghezza dal torrente Adamè. Di grande fascino l’assetto geologico che presenta tutti i fenomeni erosivi delle alte quote, come in un grande laboratorio naturale. Fantastici i giganteschi monoliti al centro della valle, in particolare quello sul Pian della Vedretta che, spezzandosi nella caduta, ha formato un percorso magico. Possibilità di proseguire fino al Bivacco Cecco Baroni m. 2750 s.l.m. (ore 3).
Lago d’Arno, salita da località Rasega di Valle, al lago d’Arno m. 1950 s.l.m. (3h). Prosecuzione per il Passo di Campo m.2250 s.l.m. (2h). Attraverso uno dei sentieri più antichi e più importanti nella storia delle comunità dell’alta Val Saviore e dell’intero antico Santuario Camuno, (è la porta dell’Est), è possibile liberare la fantasia e lasciarsi andare alle emozioni. Il luogo è selvaggio ed incantevole.
Alcune cime, superiori ai 2500 metri s.l.m., come il Pian della Regina ed il Monte Marser offrono allo sguardo la possibilità di perdersi e riposarsi in una prospettiva di valli e montagne senza fine. Sono raggiungibili in 4-5 h dall’abitato di Saviore dell’Adamello.